Kokorozashi

Kokorozashi

 
 
Qualcuno mi ha chiesto oggi…" ma voi buddisti…Chi pregate?"
 
Mah, direi che piu’ dire Preghiamo Chi, si dovrebbe dire piu’ correttamente Pratichiamo Per.
 
Nessun Dio, nel buddismo, nessuna forza miracolosa o salvifica.
Ecco, pubblica stasera, la mia preghiera, la mia pratica.
 
 
 
"Non prego di essere esente dai pericoli ma di essere senza paura per affrontarli
Non cerco alleati nel campo di battaglia ma cerco la mia forza nella vita.
Non chiedo che il mio dolore sia alleviato ma chiedo il coraggio per affrontarlo.
Non imploro con ansiosa paura di essere salvato ma spero di avere la pazienza per conquistare la mia libertà"
 
 
 
E’ stata una giornata intensa, ricca di bei momenti ma anche di tanta pesantezza. Eppure oggi, ho imparato una piccola cosa, che mi porta a letto serena e col sorriso.
 
Dire ti voglio bene a qualcuno in difficolta’, col cuore triste e poca speranza, arrotolata su se stessa nel suo mondo di inferno, puo’ cambiare la decisione profonda di una persona. Dire a qualcuno ti voglio bene col cuore, piuttosto che con la testa; perche’ la ragione, oggi,  mi avrebbe detto che non era appropriato, che non era tempo ne’ luogo; la ragione mi avrebbe detto di spiegarle questo e quello, di convincerla di questo o di quell’altro. La ragione avrebbe solo visto i limiti nell’altro, e cercato una soluzione che era un limite anch’essa.
Il mio cuore pero’, ha deciso lui oggi, e ancora prima che la ragione decidesse per tante parole superflue, sobrie ma in fondo arroganti, mi ha chiuso le labbra con un battito, e dal quel battito, e’ uscito solo " Ti voglio bene".  Il cuore, ha parlato lui, e a dispetto dell’imbarazzo, della testa ruminante appropriatezza, lei, il mio cuore, lo ha sentito.
Basta cosi’ poco, a volte, per incoraggiare. Cosi’ poco. Solo un battito.
Kokorozashi. La direzione profonda del cuore. La decisione di essere felici, nonostante tutto. La decisione che con te, tutti indistintamente lo diventino. Questa preghiera la dedico a lei stasera, una ragazza che ha la felicita’ tra le braccia e non se ne e’ accorta, semplicemente, ancora non lo sa.
 

Grazie Fabio, kokorozashi, me lo hai ricordato tu, non molto tempo fa.

Buonanotte e Buona Settimana a Tutti.

10 pensieri su “Kokorozashi

  1. penso che le persone sensibili abbiano la stesse parole e gli stessi gesti che hai tu.
    spesso si stenta a dire ti voglio bene per un falso pudore che trattiene, per timore di farsi male, per l\’incapacità di esprimere a dovere i propri sentimenti, per la cattiva educazione ricevuta, per il poco amore avuto… sono tante le motivazioni. e l\’amore detto va anche messo nella pratica di tutti i giorni, in ogni gesto, in ogni pensiero… buongiorno cara, buon bene a texxx

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  2. dai mi fai arrossire… direi grazie a ikeda che l\’ha portato fino a noi questo bellissimo concettoin un mondo che si chiude aprirsi è la cosa più bella del mondoo tra un po\’ gireremo tutti con il limone in mano (a furia di confrontarci con delle cozze…)un bacione e buona settimanaciaoFabio

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  3. E\’ un concetto di fondo molto bello. Ho riportato le parole della tua preghiera sul mio blog perché oggi mi sono servite. Grazie.

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  4. Quando pesavo quindici chili di più.. dicevo:
     
    "Ho il fisico di un dio, disgrazziatamente si tratta di Budda"
     
    Poi però mi sono convertito…

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  5. Ad una prima lettura le due parti di questo post non combaciavano. Poi ho fatto i compiti ed  ho trovato il nesso. Non so se la scelta della poesia citata e\’ consapevole o no, ne citi solo l\’inizio. Tutto il testo e\’ questo:

    Let
    me not pray to be sheltered from dangers but to be fearless in facing them.Let
    me not beg for the stilling of my pain but for the heart to conquer it.Let
    me not look for allies in life\’s battlefield but to my own strength.Let
    me not crave in anxious fear to be saved but hope for the patience to win my
    freedom.Grant
    me that I may not be a coward, feeling your mercy in my success alone; but let
    me find the grasp of your hand in my failure.

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  6. Una volta un\’anziana volontaria mi ha detto che, a volte, l\’unica cosa di cui il tuo prossimo ha bisogno è un abitato silenzio nel quale lui si possa sfogare.
     
    ho letto la tua bellissima preghiera nel blog di nando e sono passata di qui. é bello che ci sia ancora qualcuno che abbia la geniuinità e la sensibilità di lasciar parlare il suo cuore.
     
    Un abbraccio,
     
    Francesca
     
     

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  7. Mio fratello è Buddista…credo di non essere pronta per un cammino  spirituale, mi sento ancora troppo piccola  e goffa…ho trascritto le tue parole..sono profonde e colpiscono diretto al cuore.
    Grazie
    fab

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